Malva: Storia Medica, Proprietà, Benefici
E’ una pianta ammolliente, raddolcente e Ippocrate la usava negli stessi casi come noi la usiamo; viene usata moltissimo dal volgo, per la sua abbondanza e le sue proprietà… (sec. XIX°) - Malva
INTRODUZIONE all'uso delle piante officinali nell'antica Medicina Unitaria ed Umorale Ippocratica.
Dall'ultimo grande Medico Ippocratico il Lemery (1645-1715), agli albori della nuova Medicina chimica con MERAT e DE LENS nel loro DIZIONARIO UNIVERSALE DI MATERIA MEDICA e di TERAPEUTICA GENERALE del 1835, (nel 1850 Wirchow crea ed ufficializza la dottrina della Patologia Cellulare, nasce così la nuova Medicina, da Patologia Generale del Dr E. Veratti ed. Vallardi -Milano-1930) fino all'ultimo periodo il 900', come riscontrato in MEDICAMENTA (GUIDA TEORICA - PRATICA PER SANITARI -1931), e nell'ERBARIO FIGURATO del dr Giovanni Negri - 1943, viene qui trascritto l'utilizzo, in chiave clinica, delle proprietà medicamentose di questa pianta officinale riscontrate.
di Oliosi Amedeo - Fitopreparatore - Erborista, dell'Erboristeria Città Antica - Verona - ricercatore della Medicina Umorale Ippocratica
Malva
Malva Grace....a ...., mollio, ammolisco, perchè la Malva è proprio per ammollire.
Chiamasi la Malva omnimorbia, cioè medicina di tutti i mali.
OGGI: Ha proprietà, antinfiammatorie; rinfrescanti, calmanti della tosse; è utile nelle stomatiti, coliti, gengiviti, laringiti e ha proprietà lassative. Per applicazioni esterne può inoltre essere usata contro foruncoli o varici, per lenire ferite e ulcere, nel prurito causato da insetti come la processionaria del Pino.
da Nicolo’ Lemery
Dell’Accademia Reale delle Scienze - Dottore in Medicina e Chimica
DIZIONARIO ovvero TRATTATO UNIVERSALE DELLE DROGHE SEMPLICI
Stampato in Venezia - MDCCLXVI - da Giuseppe Bertella e Antonio Perlini
Sulla Malva
Botanica e sue proprietà medicamentose
Nasce nei luoghi incolti, nella terra grassa, nei cimiteri, nei giardini; contiene molta flemma (acqua).
E’ una pianta ammolliente, raddolcente (sono quei Medicamenti che sono PROPRI a LENIRE le SOFFERENZE nella Diminuzione del Calore, della Rossezza, del Dolore e di altri Fenomeni causati dalle Infiammazioni), aperitiva (medicamento che apre, che promuove le secrezioni).
Si usano per i clisteri e per i Fomenti (Sono dei Medicamenti Liquidi come Decotti, Infusi, Vini, Aceti, Alcolati, Eteri ec.. che si applicano sulle parti ammalate e che servono ad Inumidire, a Riscaldare, o a produrre qualche altro effetto utile).
da DIZIONARIO UNIVERSALE di MATERIA MEDICA e di TERAPUTICA GENERALE
contenente
L’indicazione, la descrizione e l’uso di tutti i Medicamenti conosciuti nelle diverse parti del Mondo
di F. V. MERAT
Dottore in Medicina della Facoltà di Parigi, capo della Clinica Interna della stessa Facoltà, Membro dell’Accademia Reale di Medicina, Cav. della Legion d’Onore
e di A. J. DE LENS
Già Ispettore Generale degli Studi, Membro Titolare dell’Accademia Reale di Medicina, Cav. dell’ordine Reale della Legion d’Onore
Stampato in Venezia da Girolamo Tasso - Editore - 1835
Sulla Malva
Botanica e sue proprietà
Questa specie che alligna nei campi e nei luoghi erbosi, fra le macerie, ecc.. si riconosce per il suo fusto diritto, per le foglie grandi, a sette lobi acuti; i suoi fiori sono voluminosi, purpurei e le foglie del calice più larghe. Essendo più appariscente delle altre specie si usa questa e massimo i suoi fiori, comunque non si fa alcuna differenza con le altre specie per uso medico, essendo le proprietà identiche; quindi è una pianta preziosa per le sue proprietà mediche ed economiche.
I Greci, particolarmente i Romani usavano questa pianta come alimentare e ne mangiavano le foglie cotte, come noi facciamo con gli spinaci; ma Cullen che volle provarle usate in questo modo, riscontrò che a qualunque tipo di bollitura sottoposta, le foglie rimangono dure, per cui concluse che non era un buon legume da mangiare. Secondo Marziale, chi le mangiava lo faceva perché è un buon lassativo, invece come vivanda era mediocre; infatti, Galeno è d’accordo su questa loro proprietà; Pitagora riguarda va il loro consumo come atto a favorire l’esercizio delle facoltà mentali. In Cina queste foglie vengono considerate commestibili, come in uso nel Basso Egitto; in Italia, secondo le relazioni del Mattioli, si mangiavano ai suoi tempi (sec. XVI°) i germogli della Malva in insalata, come si fa parimente in alcune provincie della Francia; i fanciulli mangiano i semi di questa pianta.
I principali usiche si fanno con questa pianta è come addolcente (sostanza che ammorbidisce la parte con cui viene a contatto), emolliente, calmante, lubrificante (per la mucillagine); è inodore, scipita e di sapore mucillaginoso, il che si accorda con le proprietà in essa riconosciute. Ippocrate la usava negli stessi casi come noi la usiamo; viene usata moltissimo dal volgo, per la sua abbondanza e le sue proprietà. La pianta intera viene usata in decozione, per farne bagni, per lavativi, fomentazioni (Sono dei Medicamenti Liquidi come Decotti, Infusi, Vini, Aceti, Alcolati, Eteri ec.. che si applicano sulle parti ammalate e che servono ad Inumidire, a Riscaldare, o a produrre qualche altro effetto utile), tisane, gargarismi, colliri, iniezioni, usate contro il dolore, il calore eccessivo presente nelle parti del corpo, la irritazione, l’infiammazione della pelle, delle cavità mucose, nel reumatismo nel catarro, nella risipola, nelle eruzioni cutanee, nei flemmoni, nelle malattie delle vie urinarie, ecc... Questa pianta, dopo il seme di Lino e l’Altea, è l’emolliente più in uso nelle affezioni acute; i fiori di Malva, che entrano nel numero dei fiori pettorali (Malva, Altea, Viole, Papavero) come le foglie figurano nelle principali specie emollienti (l'Altea, la Malva, la Bieta, la Mercorella e la Violaria.) e la pianta intera rientra nelle specie pettorali (Altea, Malva, Liquirizia, Issopo, Tasso barbasso, Papavero); si prescrivono il più delle volte internamente in tisane e in infusione con zucchero; si somministrano (Malve) nel reumatismo e nella maggior arte nelle malattie con Irritazione del petto e dell’addome. Il loro uso è il più delle volte domestico e bisogna confessare che è sempre senza inconvenienti e che di sovente riesce utilissimo ed assai preferibile alle bibite alcoliche, calde, drogate, per cui si sostituiscono utilmente tra il popolo, soprattutto nelle campagne. La dose della Malva è illimitata; l’uso è di prescriverne 30 gr circa per 550 ml circa di acqua e la metà quando vengono usati i soli fiori; molte volte entrava in medicamenti officinali ormai in disuso
Curiosità
Gli antichi coprivano le tombe con la Malva, secondo Bernardino di Sain-Pierre
da MEDICAMENTA
GUIDA TEORICA - PRATICA per SANITARI
COOPERATIVA FARMACEUTICA - Milano - 1931
Sulla Malva
Erba annua comune in tutta Italia
Parti impiegate
Foglie e fiori, le foglie vanno raccolte al tempo della fioritura
Principi attivi
Mucillaggine
Proprietà terapeutiche
All’interno: bechico (Medicamento che combatte la Tosse) ed emolliente. Si impiega, non di rado, nelle forme lievi catarrali delle prime vie bronchiali; fa parte di alcune specie pettorali (proprio per i problemi del petto).
All’esterno: giova come emolliente e calmante sotto forma di clistere, nelle enteriti, nelle diarree, nelle coliche mucose, ecc. Serve anche per cataplasmi (E’ un medicamento composto da Farina, o da Erbe, o da Olio, o di Gomme, o di Polveri, o di Unguenti, che ha una consistenza di Polpa o di Pappa e che si applica sopra le parti del corpo umano, sia esso un corpo Sano e Infermo, ora per ammollire, ora per acquietare i Dolori)
Proprietà farmaceutiche e posologia
Internamente
Infuso dei fiori al 10:1000
Esternamente
Per clistere: decotto di foglie al 20:1000 - gr 150 ; per Cataplasmi
da ERBARIO FIGURATO di Giovanni Negri
editore Ulrico Hoepli - Milano - 1943
Malva
Botanica e sue proprietà Medicamentose
La Malva è una pianta comune nei luoghi erbosi, lungo le vie o nelle macerie, dei piani costieri e submontano, in tutta Italia peninsulare ed insulare. Fiorisce dal marzo all’ottobre.
Sono officinali le foglie ed i fiori di Malva (Malvae flores et folia F. U.), le prime raccolte in giugno e luglio, seccate all’aria ed all’ombra, ed aventi a secco, un odore erbaceo ed un sapore mucillagginoso leggermente acre; i secondi staccati dalla pianta in giugno e luglio in speciali essiccatoi e presentantisi sotto forma di piccoli involti oblunghi, rossi, inodori o leggermente aromatici, con sapore mucillagginoso amarognolo. Essi debbono essere conservati in scatole di latta, in luogo secco ed al riparo dall’aria e dalla umidità.
Contengono mucillagine, sostanze tanniche e resinose ed i fiori un glucoside colorato (malvina) suscettibile di dissociarsi in zucchero e malvidina. La sostanza attiva è la mucillagine, che spalmando le mucose, ne calma lo stato infiammatorio, le protegge contro gli stimoli di qualunque natura ed impedisce il riassorbimento delle sostanze a contatto con la loro superfice. Gli infusi e le decozioni di Malva (per i fiori: 1 cucchiaio per tazza di acqua calda, da ripetersi parecchie volte nella giornata e da ingerirsi calda; per le foglie: 2 cucchiai per tazza, da prendersi nel medesimo modo), si usano come sedativo ed emolliente nei catarri cronici dell’intestino, per collutorio e per gargarismo nelle malattie infiammatorie della bocca, delle fauci e delle vie aeree superiori, per lavature oculari nei comuni catarri delle congiuntive e per le applicazioni esterne antiflogistiche (anche delle foglie imbevute dell’acqua stessa nella quale sono state bollite), contro i foruncoli, gli ascessi, le varici infiammate, le flebiti, ecc.. Leclerc insiste sul buon successo che gli infusi di Malva edulcorata con miele hanno nel combattere la stitichezza dovuta ad atonia delle pareti intestinali dei vecchi e delle persone deperite per malattie esaurienti. Ricerche farmacologiche recenti hanno dimostrato nella decozione della droga la capacità di determinare iperglicemia, azione che ha la durata di un paio d’ore, senza alterare invece in alcun modo il valore della calcemia. Sembra inoltre che l’applicazione di decozioni di Malva ritardi la cicatrizzazione dei tessuti (Macri).
La Malva è una delle quattro specie bechiche (Medicamento che combatte la Tosse) delle antiche Farmacopee: Malva, Altea, Parietaria (attenzione per chi è allergico a questa pianta) e il Tasso barbasso.
da Manuale di Fitoterapia
Dott. Inverni & Della Beffa S.p.A. - Milano - 1985
Sulla Malva
Habitat: Europa centrale, Africa del Nord, Asia minore
Parti usate:
foglie e sommità fiorite
Componenti principali:
che per idrolisi dalle foglie: mucillagine, tannino e tracce di olio etereo. Callegari e Montolivo (1938) hanno segnalato la presenza di vitamina A, B1 e C
dai fiori: mucillaggine e malvina, eteroside che per idrolisi producono glucosio ed il derivato antocianico malvidina o etere demitilico della delfnidina (Wilstatter e Martin).
Emolliente usato internamente nelle tossi e bronchiti, esternamente nelle infiammazioni della pelle e delle mucose accessibili.
Estratti preparati
Estratto acquoso molle foglie (1 parte = 4 parti circa di droga) . Dose: gr. 2 pro dose
Estratto fluido fiori: (grammi 1= XXXV gocce). Dose : gr. 5 pro dose più volte pro die
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